martedì 18 gennaio 2011

L'origine del Sistema Solare

L'origine dellaTerra è evidentemente legata a quella del Sistema Solare e questo a sua volta alla Galassia cui appartiene e infine all'intero universo. Secondo l'ipotesi enunciata inizialmente da Kant nel 1755 ed elaborata un anno dopo da Laplace, che formulò la teoria nebulare, il Sistema Solare sarebbe originato da una nebulosa rotante e in via di raffreddamento con conseguente condensazione della materia attorno ad un centro di attrazione che sarebbe stato il Sole. Da quest'ultimo si sarebbero staccati anelli di materia che avrebbero dato origine ai pianeti. Restando all'ipotesi di una nebulosa di gas iniziale, appare decisamente più recente (1952) quella di Kuper, detta «ipotesi dei vortici>> che vede il Sole circondato inizialmente da una diffusa nebulosa di gas e particelle solide rotante intorno all'astro. Durante questo moto, si creerebbero vortici turbolenti simili sotto certi aspetti a quelli che si verificano nell'atmosfera terrestre (cicloni). Col tempo dai vortici si sarebbero formati i nuclei solidi deiprotopianeti e dei satelliti relativi. Alcuni astronomi ritengono però che sia preferibile l'ipotesi planetesimale di Cbamberlin e Moulton. Secondo questi autori, un astro di notevoli dimensioni si sarebbe avvicinato al Sole tanto da provocare sulla sua massa gassosa colossali maree. Per effetto di queste si verificarono getti di materiale solare che sarebbero stati trascinati per un certo tratto dall'astro di passaggio. Inseguito l'attrazione del Sole avrebbe costretto questi filamenti di materiale a ruotare attorno ad esso secondo orbite ellittiche in modo da dar luogo a quelli che si chiamano «planetesimali». Nel 1917 alcuni astronomi inglesi avanzarono una terza ipotesi che contempla il fenomeno precedente, ma con alcune varianti. Si tratta dell'ipotesi di Jeans e Jeffreys che accettarono l'idea di un astro passante vicino al Sole con conseguenti maree; queste, però, non avrebbero dato più getti di materia solare, ma soltanto un unico filamento a forma di banana che, trascinato dall'astro vagante, si sarebbe condensato e poi suddiviso dando luogo ai vari pianeti che, attratti ,dal Sole, avrebbero iniziato a ruotargli intorno. L'ipotesi di Jeans e Jeffreys si accorda bene con la diversa densità dei pianeti, in quanto il filamento a forma di banana sarebbe costituito da materia di provenienza di parti diverse del Sole. Nel suo tratto prossimale esso proverrebbe dal settore più interno dell'astro, avente densità maggiore, mentre la parte distale verrebbe dal settore più esterno, meno denso. Secondo le ipotesi sopra riportate, si immagina che tutto il sistema derivi da materiale solare. Ve ne sono tuttavia altre che suggeriscono un intervento esterno, come quella di Hoyle e Lyttleton, che partono dalla considerazione che i pianeti non siano di origine solare. Per Hoyle tutto il sistema sarebbe originato dalla presenza iniziale di una stella doppia di cui la minore è rappresentata dal Sole. La stella maggiore si comporterebbe come una supernova, cioè ad un certo punto esploderebbe e dalla nuvola di gas incandescente proiettata nello spazio trarrebbero origine i pianeti con quegli elementi che mancano nel Sole. Il materiale prodotto dall'esplosione sarebbe quindi stato attratto dal Sole assumendo dapprima la forma di un disco rotante e poi, per raffreddamento e condensazione, si sarebbero formate masse isolate che avrebbero dato origine ai pianeti. Queste in seguito avrebbero continuato a condensarsi e ad aumentare la velocità finché, oltrepassato un certo limite,la massa si sarebbespeaata originando i relativi satelliti; la massa più grande avrebbe dato luogo ai pianeti. Le ipotesi di Hoyle e Lyttteton si basano soprattutto sulle recenti oonoscenze. Si deve infine ricordare la teoria di Weiszacker ilquale ritiene che il Sole, attraversando una regione di nubi interstellari. ne avrebbe catturata una parte costituita in prevalenza da idrogeno, elio e polvere cosmica. Questa massa nebulare avrebbe costituito un disco rotante attorno al Sole dando luogo a vortici disposti in più serie anulari dalla cui condensazione sarebbero poi derivati i pianeti. Allo stato attuale, tuttavia. non si hanno conoscenze sufficienti per dar luogo ad interpretazioni convincenti. tanto che la primitiva ipotesi
di Kant e Laplace continua ad avere grande credito.

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